Una CANON per sognare...

03:04 Alessandro Carrante 1 Comments

Ritornano gli shooting della mia metà perfetta, la mia migliore amica. Lei che non solo mi capisce con uno sguardo, ma che sa benissimo che l'amicizia è l'unica cosa

che non perderemo mai nemmeno tra mille anni. Solito posto, cambia la fotocamera e cambia il tempo. Buio. E noi stiamo lì comunque a fotografare i nostri momenti più stupidi con un outfit semplice ma secondo me molto d'effetto. Anelli e capelli mossi con tanto di cerchietto da bimbina di 5 anni. Come al solito un book dove le risate non mancano e dove ci confidiamo i nostri segreti di dieci giorni di lontananza. Il lavoro ci impegna, la vita frenetica ci stressa, ma noi rimaniamo noi e quindi bando alle "ciance" e si scattano foto per dimenticare che tutto il mondo non è perfetto. Io con questi pantaloni mi sembro più grossa di cinque chili, ma non interessa, ho deciso che ciò che conta è sentirsi bene con se stesse, non importa quanto tu possa pesare o se ciò che compri non ti valorizza a pieno, l'importante è sentirsi bene quando ci guardiamo allo specchio. Basta con queste storie che il miglior modo per apparire è essere magri e scheletrici. L'importante è piacersi e basta. E per me l'importante quel giorno è stato vedere che la mia dolce metà era vestita da fashion blogger come me, con tanto di calza che si intravedeva dall'anfibi e jeans corti con la calza pesante sotto; perchè per me la soddisfazione più grande è arrivare a lavoro e sentirmi dire che hanno letto il post nuovo oppure quando incontriamo le amiche di Alessandro mi venga detto che gli piacciono non solo le foto, ma anche lo stile e vorrebbero vestirsi come me. Per me le soddisfazioni sono queste, piccole sciocche soddisfazioni.

Una cosa che rimpiango? Il tempo che passavo prima con la mia migliore amica, il tempo che mi è stato rubato dallo stress, dal lavoro e da tutto ciò che il mondo balordo ci ruba. Così quel giorno ho deciso di farle un regalo e chiedere in prestito una fotocamera che sapevo l'avrebbe fatta sorridere come una bambina quando si aprono i pacchi regalo il giorno di Natale. Una Canon che quel giorno le ha permesso di sognare e di far finta di essere una fotografa vera. Una Canon che quel giorno ci ha illuminato la giornata mentre era già buio.